La frase della settimana – #Boldrini: “Cancellare #MissItalia scelta moderna e civile”

Giusy Buscemi - Miss Italia 2012

Giusy Buscemi – Miss Italia 2012

La Boldrini pensa che non trasmettere Miss Italia in Rai sia una scelta “moderna e civile“. A parte il tracotante moralismo dell’affermazione, la Presidente della Camera dovrebbe chiedersi il perché non lo trasmettano più.

Le ragazze che partecipano, inoltre, mica vanno in un campo di concentramento? Nessuno le sfrutta ne tantomena le obbliga a sfilare (vestite o meno). Dove starebbe la civiltà nel non mandare in onda un concorso di bellezza che tutto il mondo invece trasmette?

Ah già: l’uso improprio del corpo delle donne in tv –«solo il 2% in tv esprime pareri, parla. Il resto è muto, a volte svestito»– dichiara la Boldrini. Peccato che da quando si è tentato di trasformare Miss Italia in un talent show, il concorso di bellezza abbia perso appeal verso il pubblico facendo crollare gli ascolti. Motivo per cui è stato cancellato dai palinsesti.

Altro che scelta “moderna e civile” Boldrì.

Fossi in lei, cara Presidente, prenderei un altro metro di giudizio per considerare un paese civile, ad esempio una cosa chiamata “Lavoro” di cui voi tutti dovreste occuparvi anziché parlare di Tv.

RisparmieRai: Sospeso “Blu Notte”. Lucarelli: Non ci sono risorse sufficienti”

lucarelliIn questi giorni, in quel di Viale Mazzini in Rai, sono stati giorni di fuoco e non per il caldo della stagione estiva che stenta ad arrivare, ma per ben altre faccende più o meno note.

Tanto parlare si è fatto della presidenza di commissione di vigilanza, che, a fatica, il Movimento 5 Stelle è riuscita ad ottenere assegnandola a Roberto Fico e degli attacchi di Grillo ai vari Formigli, Annuziata, Vianello e Floris, quest’ultimo, proprio oggi, intervistato da “La Cosa” (il canale web del “MoVimento”) ha praticamente ammesso di guadagnare 500 mila euro all’anno.

Giugno, ormai si sa, è il mese nel quale si decidono le sorti dei vari programmi della stagione televisiva: i morti, i feriti e i sopravvissuti della tv di Stato ma anche i “miracolati” che sono davvero tanti.
Se poco più di un mese fa, dalle pagine di Repubblica, apprendevamo la chiusura del programma di Giovanni Minoli “La Storia Siamo Noi” che si è portato appresso uno strascico di polemiche con un botta e risposta –a mezzo stampa- tra il dg Gubitosi e lo stesso Minoli (il primo affermava che il programma sarebbe continuato senza il conduttore, il secondo gli dava del bugiardo dicendo che non era previsto in palinsesto), in sordina invece è passata la chiusura di un altro dei programmi di cultura e approfondimento molto apprezzati da pubblico e critica: “Blu Notte – Misteri Italiani” (ultimamente conosciuto anche come “Lucarelli Racconta“). Continua a leggere

Cittadella è la nuova Avetrana

(pubblicato precedentemente su nottecriminale.it)

Prendete un caso che scuote le coscienze dell’opinione pubblica, conditelo con un po’di moralismo e populismo, spruzzate un po’ di indignazione qua e là, spettacolarizzate quanto basta, ed ecco che avrete la ricetta del successo per il vostro programma di approfondimento giornalistico.

Quello che sta accadendo in questi giorni nei contenitori televisivi della tv generalista, sa di già visto: un copione che si ripete, come un format televisivo dove cambiano i protagonisti e le storie ma la struttura è la stessa.

Parte tutto sempre da “Chi l’ha Visto?” che nonostante faccia un ottimo servizio pubblico, ogni tanto apre le danze agli sciacallaggi televisivi. Che sia l’annunciare ad una madre la morte della figlia in diretta piuttosto che mandare in onda un video dove un bambino viene prelevato a scuola in maniera discutibile dalla polizia, sta di fatto che il programma condotto dalla Sciarelli, suo malgrado, diventa un ottimo pasto del quale “non si butta via niente”. E così la giostra dei programmi del mattino, del pomeriggio e della sera, “intavola” ore e ore di dibattiti pro e contro “invitando a nozze” esperti e opinionisti tuttologi.

Questa volta, nel caso specifico di Leonardo, bambino di Cittadella, non c’è un omicidio, non c’è un assassino e nessuna arma del delitto, però è il caso di approfondire, perché è inaccettabile il trattamento riservato ad un bambino da parte della polizia che, ricordiamolo, rende comunque esecutivi gli ordini di un giudice, quindi bisogna cavalcare l’onda dell’indignazione e costruire ore ed ore di programmi televisivi che -dicono loro- tutelano la privacy del bambino oscurandone il volto ma, di fatto, gli negano il diritto all’oblìo a soli 11 anni: tralasciando il fatto che il video è ormai a disposizione di tutto il web e probabilmente lo sarà per sempre e che mettendo il sottopancia con il nome e il cognome del padre non sarà di certo difficile venire a sapere di quale Leonardo si stia parlando.

Rai e Mediaset  si spartiscono le ospitate dei genitori: la prima ospita il padre la seconda la madre (con la zia) e la scritta “Esclusivo” che capeggia sempre in alto a destra dello schermo. Una Rai che la domenica pomeriggio annuncia per bocca di Massimo Giletti che quel video ha deciso di non trasmetterlo più e che, però, appena un’ora dopo lo ritrasmette nello stesso programma nel segmento condotto dalla Cuccarini.

Dall’altro lato Mediaset che agisce solo “per il bene del bambino” e che manda Alessandra Mussolini -non si capisce bene se come inviata o come Presidente Commissione Parlamentare per l’infanzia- nella casa famiglia dove è tenuto il bambino, con telecamere al seguito.

Ma è “il collegamento da Cittadella” che ci fa capire che ne avremo ancora per molto: inviati piombati lì, davanti casa del bambino in attesa di una qualche dichiarazione della mamma o della zia mentre escono di casa, una sorta di déjà vu che ci ricorda tanto la villetta dell’orrore di Avetrana.

E poi tutti lì a giustificarsi ipocritamente : “Se non avessimo mandato in onda il video non se ne sarebbe mai parlato” , “E’ servito a scuotere l’opinione pubblica su certi argomenti di cui non si parla mai”. Come se il problema dei figli contesi tra genitori separati sia un problema nato l’altro ieri.

Rai, di tutti di più. Ma anche no.

“Meritocrazia” questa sconosciuta. Avevate in mente di lavorare in RAI? Avete una laurea in tasca con 110 e lode e magari anche qualche master? Parlate più di 2 lingue? Insomma i vostri curricula dovrebbero essere di tutto rispetto! E invece per lavorare in RAI servono ben altri requisiti. Vi potrei fare un esempio, ma ho pensato di fornirvene 90!!

(tratto dal blog di Beppe Grillo, post pubblicato qualche anno fa ragion per cui molti dei ruoli elencati non corrispondono alla realtà attuale delle cose, ma sempre un posto in Rai, anche se diverso, a loro è riservato)

Figli (f):

1 Tinni Andreatta, responsabile fiction di Raiuno, (f) dell’ex ministro dc Beniamino.
2 Natalia Augias, Gr, (f) del giornalista e scrittore Corrado.
3 Gianfranco Agus, inviato, (f) dell’attore Gianni.
4 Roberto Averardi, Gr, (f) di Giuseppe, ex deputato Psdi.
5 Francesca Barzini, Tg3, (f) dello scrittore e giornalista Luigi junior.
6 Bianca Berlinguer, conduttrice del Tg3, (f) di Enrico, segretario del Pci.
7 Barbara Boncompagni, autrice, (f) di Gianni.
8 Claudio Cappon, direttore generale, (f) di Giorgio, ex direttore generale dell’Imi.
9 Antonio De Martino, Gr, (f) dell’ex ministro socialista Francesco.
10 Antonio Di Bella, direttore Tg3, (f) di Franco, ex direttore del “Corriere della Sera”.
11 Claudio Donat-Cattin, capostruttura Raiuno, (f) dell’ex ministro democristiano Carlo.
12 Jessica Japino, programmista regista delle edizioni di “Carramba”, (f) di Sergio.
13 Giancarlo Leone, amministratore delegato di Rai Cinema e responsabile della Divisione Uno, (f) dell’ex presidente della Repubblica Giovanni.
14 Marina Letta, contrattista a tempo determinato, (f) di Gianni, sottosegretario alla Presidenza a Palazzo Chigi.
15 Pietro Mancini, Gr, (f) del socialista Giacomo.
16 Mautizio Martinelli,Tg2, (f) del giornalista Roberto.
17 Stefania Pennacchini, Relazioni istituzionali Rai, (f) di Erminio, ex sottosegretario Dc.
18 Claudia Piga, Tg1, (f) dell’ex ministro dc, Franco.
19 Francesco Pionati, notista politico del Tg1, (f) dell’ex sindaco di Avellino. 20 Alessandra Rauti, redattore del Gr, (f) di Pino, segretario del Movimento Sociale-Fiamma Tricolore.
21 Silvia Ronchey, autrice e conduttrice di programmi, (f) di Alberto, ex ministro dell’Ulivo ed ex presidente di Rcs.
22 Paolo Ruffini, direttore Gr, nipote del cardinale e (f) di Attilio, ex deputato e ministro dc.
23 Sara Scalia, capostruttura di Raidue, (f) della giornalista Miriam Mafai.
24 Maurizio Scelba, Tg1, (f) di Tanino, ex portavoce del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.
25 Mariano Squillante, ex corrispondente da Londra, poi a RaiNews 24, (f) dell’ex giudice Renato.
26 Giovanna Tatò, Raitre, (f) di Tonino, consigliere di Enrico Berlinguer.
27 Carlotta Tedeschi, Gr, (f) di Mario, senatore Msi.
28 Daniel Toaff, capostruttura e autore della ‘Vita in diretta’, (f) dell ‘ex rabbino di Roma, Elio.
29 Stefano Vicario, regista di Giorgio Panariello, (f) del regista cinematografico Marco.
30 Stefano Ziantoni Tg1 (f) dell’ ex presidente dc della Provincia di Roma Violenzio.
31 Rossella Alimenti, Tg1, (f) di Dante, ex vaticanista Rai.
32 Paola Bernabei, Ufficio stampa, (f) dell’ex direttore generale della Rai,
33 Ettore, proprietario della società di produzione Lux.
34 Giovanna Botteri, Tg3, (f) di Guido, ex direttore sede Trieste Rai.
35 Manuela De Luca, conduttrice Tg1, (f) di Willy, ex direttore generale Rai.

36 Giampiero Di Schiena, Tg1, (f) di Luca, ex direttore dc del Tg3.

37 Annalisa Guglielmi, sede Rai di Milano, (f) di Angelo Guglielmi, ex direttore di Raitre.

38 Piero Marrazzo, ex conduttore di ‘Mi manda Raitre’, (f) dello scomparso giornalista Giò.
39 Simonetta Martellini, Raiuno, (f) di Nando, radiocronista sportivo.
40 Luca Milano, dell’ ufficio contratti, (f) di Emanuele, ex direttore Tg1 ed ex vice direttore generale.
50 Barbara Modesti, Tg1, (f) dell’annunciatrice Gabriella Farinon e del regista Rai Dore.
51 Monica Petacco,Tg2, (f) di Arrigo, storico e consulente di programmi Rai. 52 Andrea Rispoli, Raidue, (f) del conduttore Luciano, ex Rai.
53 Fiammetta Rossi, Tg3, (f) di Nerino, ex direttore del Gr2, e moglie del ex segretario dell’Usigrai, Giorgio Balzoni, caporedattore al politico del Tg1.
54 Cecilia Valmarana, (f) di Paolo, uno dei padri del cinema coprodotto dalla Rai, nella struttura di RaiCinema.
55 Paolo Zefferi, (f) di Ezio, giornalista, è a Rainews 24.

Fratelli (fr) e sorelle (s):

56 Angela Buttiglione, direttore dei Servizi Parlamentari, (s) di Rocco, segretario del Cdu.
57 Nicola Cariglia, sede Rai di Firenze, (fr) di Antonio, ex segretario del Psdi.

58 Silvio Giulietti, telecineoperatore nella sede Rai di Venezia, (fr) di Giuseppe, uomo Rai e Usigrai, ex responsabile dell’informazione dei Ds.
59 Max Gusberti, vice di Stefano Munafò a Raifiction, (fr) di Simona, capostruttura di Raidue.
60 Sandro Marini, Tg3, (fr) di Franco, ex segretario del Ppi.
61 Giampiero Raveggi, capostruttura di Raiuno, (fr) dell’ideatore del programma “Odeon” Emilio Ravel (nome d’arte).
62 Antonio Sottile, programmista regista di “Linea Verde”, (fr) di Salvo, portavoce di Gianfranco Fini.
63 Maria Zanda, capo della segreteria di Roberto Zaccaria, (s) di Luigi, ex responsabile dell’Agenzia del Giubileo.

Mogli e mariti (m):

64 Milva Andriolli, sede Rai di Venezia, è l’ex (m) di Silvio Giulietti, fratello di Giuseppe.
65 Anna Maria Callini, dirigente alla segreteria di Raidue, (m) di Gianfranco Comanducci, vice direttore della Divisione Uno.
66 Roberta Carlotto, direttore Radiotre, (m) dell’ex esponente Pci Alfredo Reichlin.
67 Sandra Cimarelli, Palinsesto Raidue, (m) di Franco Modugno, direttore dei Servizi immobiliari Rai.
68 Antonella Del Prino, collaboratrice a “La vita in diretta”, (m) del giornalista Oscar Orefice.
69 Simona Ercolani, autrice di programmi Rai, (m) del giornalista Fabrizio Rondolino, ex portavoce di Massimo D’Alema.
70 Paola Ferrari, conduttrice, (m) di Marco De Benedetti.
71 Anna Fraschetti, vice del capo ufficio stampa Bepi Nava, (m) di Mario Colangeli, vice direttore Tg3 e sorella di Luciano, quirinalista Tg3.
72 Giovanna Genovese, compagna di Sergio Silva, padre della ‘Piovra’ è delegata alla produzione.
73 Ginevra Giannetti, consulente Rai International, (m) di Altero Matteoli, ministro dell’Ambiente, An.
74 Giuseppe Grandinetti, Gr, (m) della senatrice verde Loredana De Petris. 75 Francesca Manuti, produttrice di “Sereno variabile” di Raidue, (m) di Paolo Carmignani, vicedirettore Raidue.
76 Lucia Restivo, capo struttura Raidue, (m) di Sergio Valzania, direttore Radiodue.
77 Anna Scalfati, Tg1, conduttrice di programmi, (m) di Giuseppe Sangiorgi, membro dell’Authority ed ex portavoce di De Mita.
78 Cristina Tarantelli, Servizi Parlamentari, (m) di Carlo Brienza, RaiSport.
79 Daniela Vergara, anchorwoman del Tg2, (m) del conduttore Luca Giurato.

Nipoti (n), cognati (c) e vari:

80 Ferdinando Andreatta, dirigente di Rai- Way, (n) di Nino.
81 Guido Barendson, conduttore Tg2, (n) di Maurizio.
82 Aldo Mancino, dirigente RaiWay (n) dell’ex presidente del Senato, Nicola.

83 Giuseppe Saccà, (n) di Agostino, direttore di Raiuno, nell’orchestra del programma di Raiuno ‘Torno sabato-La lotteria’.
84 Adriana Giannuzzi, ufficio Diritti d’autore, (c) dell’ex senatore ed ex membro del Csm Ernesto Stajano e moglie del vicedirettore della Divisione Due Luigi Ferrari.
85 Alfonso Marrazzo, Tg2, cugino di Piero.
86 Marco Ravaglioli, Tg1, marito di Serena Andreotti, figlia di Giulio.
87 Tommaso Ricci, Tg2, (c) di Angela e Rocco Buttiglione.
88 Carlotta Riccio, regista, (c) di Claudio Cappon direttore generale Rai.
89 Luigi Rocchi, dirigente area Business&development, genero di Biagio Agnes.
90 Laura Terzani,Tg3, nuora di Antonio Ghirelli.

Naturalmente questo è un elenco aggiornato a qualche anno fa, se dovessimo aggiornarlo ad oggi sicuramente sarebbe molto più lungo.